Seneca saluta il suo Lucilio.
Ti vedo preoccupato, Lucilio, per la tua salute fisica. Fai bene a prendertene cura, ma non diventarne schiavo. Lo stesso ti dico per il tuo smartphone: usalo, ma non lasciarti usare.
Osservo molti che sacrificano il sonno per rispondere a messaggi notturni, che interrompono conversazioni reali per controllare notifiche, che curvano il collo in una postura innaturale per ore fissando lo schermo. Il corpo ne risente: occhi affaticati, schiena dolorante, polsi infiammati, mente sempre più incapace di concentrazione prolungata.
Ti consiglio questo: stabilisci orari in cui il dispositivo resta lontano dal tuo corpo. Durante i pasti, lascialo in un’altra stanza. Di notte, non tenerlo accanto al letto. Quando cammini, tienilo in tasca e osserva il mondo con i tuoi occhi, non attraverso uno schermo.
Cura anche la postura quando lo usi: porta il dispositivo all’altezza degli occhi, non piegare il collo, fai pause regolari per muoverti e distendere i muscoli. Il tuo corpo è il vaso che contiene la tua anima; il tuo smartphone è solo uno strumento. Non invertire mai la loro importanza.
Né il corpo né la tecnologia devono essere i tuoi padroni; entrambi sono al servizio della tua anima razionale, che sola deve governare.
Vale.