Studio Rossi Napolitano

Trascrizione del testo

Caro Lucilio,
Mi scrivi di come ti senti inadeguato dopo aver visto le immagini di successo e felicità che i tuoi conoscenti condividono su quelle che chiamate “piattaforme sociali”. Ti senti come se la tua vita fosse grigia in confronto alle loro esistenze apparentemente splendenti.
Ah, mio caro amico! Non riconosci in questo l’antica arte dell’illusione? Ai miei tempi, i ricchi esibivano statue e affreschi nelle loro dimore per impressionare gli ospiti. Oggi, con un semplice dispositivo, chiunque può curare l’illusione perfetta di una vita ideale.
Ricorda sempre: ciò che vedi è una selezione attenta, un palcoscenico preparato con cura. Dietro ogni immagine di perfezione si nascondono le stesse insicurezze, gli stessi dolori e le stesse lotte che tu affronti.
Ti propongo questo esercizio: per un mese, limita l’uso di queste piattaforme a non più di quindici minuti al giorno. Usa quel tempo per cercare ispirazione vera, non per confrontarti. Meglio ancora, dedica parte di quel tempo a condividere non ciò che ti fa apparire migliore, ma ciò che ti rende autentico.
La vera ricchezza, Lucilio, non sta nell’apparire fortunati agli occhi altrui, ma nel sentirsi soddisfatti ai propri. Non nella quantità di “mi piace” ricevuti, ma nella qualità dei pensieri coltivati.
“Nessuno è degno degli dei se non chi disprezza le ricchezze”, scrissi un tempo. Oggi aggiungo: nessuno è veramente libero se vive per l’approvazione digitale degli altri.
Con sincera preoccupazione, Seneca