Caro Lucilio,
ho saputo della tua recente perdita, e il mio cuore è con te. In questi momenti di dolore, permettimi di condividere una riflessione: un bene che può essere dato, può essere anche tolto.
Non fraintendermi, non voglio sminuire il tuo dolore. Ma consideralo: tutto ciò che la fortuna ci concede—ricchezza, status, possedimenti, persino la salute e le persone che amiamo—può essere ripreso in qualsiasi momento. Nulla di ciò che è esterno a noi è veramente nostro.
Penso a quanto mi hai raccontato dell’universo virtuale che avevi costruito pazientemente per mesi, cancellato in un istante da un malfunzionamento del sistema. Il tuo dolore è reale, Lucio, anche se l’oggetto perduto era virtuale. Quel mondo, per quanto digitale, rappresentava ore del tuo tempo, della tua creatività, della tua energia. Eppure, proprio questa perdita ti offre una lezione preziosa: anche nei mondi virtuali, dove tutto sembra eterno e perfettamente controllabile, la caducità è una legge.
I veri beni, quelli che nessuno può toglierti, risiedono nella tua mente, nel tuo spirito: la capacità di creare, la resilienza di fronte alla perdita, la saggezza di vedere oltre l’apparenza. Questi tesori ti accompagneranno sia nel mondo reale che in quello virtuale, e nessun crash di sistema potrà mai cancellarli.
Omnia mea meco porto.
Il tuo amico.
Seneca