Studio Rossi Napolitano

Trascrizione del testo

Caro Lucilio,
riprendo la mia riflessione sui mali che hanno inaridito il desiderio nella tua epoca, perché meritano un approfondimento che possa guidarti verso la guarigione.
Il primo male: l’eccesso di stimoli: quando l’animo è costantemente agitato dalla superficie, come può scendere nelle profondità dove nascono i veri desideri? Chi non sa più stare solo con i propri pensieri, come potrà mai incontrare i propri autentici aneliti?
Il secondo male: la paura del dolore. Ma il dolore, Lucilio, è il prezzo dell’autenticità. Chi desidera veramente sa che espone il proprio cuore alla ferita della mancanza, alla possibilità del rifiuto, alla delusione. Eppure, solo chi accetta questo rischio può conoscere la gioia piena.
Il terzo male: la perdita del senso del futuro. Il desiderio è sempre un atto di fede nel futuro, una scommessa che vale la pena di lottare per qualcosa che ancora non esiste. Senza questa fiducia nel tempo che verrà, l’animo si atrofizza nell’immediato, perdendo la capacità di tendere verso mete elevate.
Ma come guarire da questi mali? Come ritrovare la capacità di desiderare?
Ti dirò qualcosa che forse ti sorprenderà: impara dalla poetessa Alda Merini, che la tua epoca ha conosciuto. Ella ha scritto parole che, pur nella loro modernità, risuonano di antica saggezza: “Non si ama con il cuore, si ama con l’anima che si impregna di storia e non si ama se non si soffre e non si ama se non si ha paura di perdere.”
Vedi, Lucilio? Anche una poeta del vostro tempo ha compreso ciò che noi stoici sappiamo: l’amore vero – e il desiderio vero – non è superficiale emozione del cuore, ma movimento profondo dell’anima. Un’anima che “si impregna di storia”, che cioè non fugge dal tempo e dalla memoria, ma se ne nutre. Un’anima che accetta la sofferenza come parte integrante dell’esperienza amorosa, che non teme la paura di perdere perché sa che solo chi rischia di perdere può veramente possedere.
Ecco il mio consiglio: vivi la poesia di questa donna. Lascia che la tua anima si impregni di storia – della tua storia, delle storie di chi ti ha preceduto, delle storie di chi amerai. Non fuggire il dolore quando esso accompagna un desiderio autentico. E soprattutto, non temere la paura di perdere: essa è il segno che stai finalmente desiderando qualcosa che vale.
Il desiderio maturo non è quello che pretende di possedere senza rischiare, ma quello che sa che il rischio della perdita è il prezzo della pienezza. Solo chi ha il coraggio di desiderare veramente può dire di aver vissuto vedendo le stelle.
Con affetto e ammirazione per i tuoi desideri.
Seneca