Caro Lucilio,
Ti vedo sopraffatto dal diluvio di informazioni che ricevi quotidianamente attraverso il tuo dispositivo. Notizie di guerre e disastri si mescolano con trivialità e pettegolezzi, creando nella tua mente un caos dove tutto sembra ugualmente importante o ugualmente irrilevante.
“La lettura di molti autori e di libri di ogni genere può generare qualcosa di vago e instabile”, ti scrissi un tempo. Quanto più vera è questa osservazione nell’era in cui vivi, dove l’informazione non arriva più attraverso rotoli di pergamena attentamente selezionati, ma in un flusso ininterrotto di frammenti disordinati!
Ti propongo una dieta dell’informazione, Lucilio. Come sei attento a ciò che nutre il tuo corpo, sii selettivo su ciò che nutre la tua mente. Riduci le fonti a poche, ma di qualità. Dedica tempo specifico alla lettura di opere complete, non solo frammenti. E soprattutto, concediti giorni di digiuno informativo, dove l’unica conoscenza che cerchi è quella che proviene dall’osservazione diretta del mondo attorno a te.
Ricorda: non è la quantità di informazioni che possiedi a renderti saggio, ma la tua capacità di distinguere ciò che è essenziale da ciò che è superfluo, ciò che è vero da ciò che è solo rumore.
“La vita è lunga se sai usarla”, ti dissi. Oggi aggiungo: la mente è spaziosa se sai cosa non lasciarvi entrare.
Con discernimento, Seneca